Valorizzare le proprie radici per risvegliare le passioni, la mission di Jacopo Fo

 
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Gela. Puntare sulle proprie radici ma soprattutto sul risveglio delle passioni.

Quello di Jacopo Fo non sarà solo un monologo estemporaneo fine a se stesso. E’ l’inizio di un progetto più ampio, promosso dall’Eni, che punta sul possibile rilancio del territorio. Lo scrittore, regista, blogger, vignettista e attivistai, domani porterà in scena «Gela, le radici del futuro” al teatro Eschilo di Gela, con il patrocinio della Regione Siciliana, del museo archeologico, dell’amministrazione comunale e dell’Eni.

In questi due giorni ha avviato una serie di incontri preliminari. Ieri ha incontrato la Presidente del Consiglio comunale Alessandra Ascia. Un confronto più che un incontro. “È l’inizio di un progetto di collaborazione di Iacopo Fo con la società gelese – ha spiegato Alessandra Ascia – e noi come istituzioni abbiamo il dovere di promuovere qualsiasi forma di arte e cultura, puntando proprio sulle nostre tradizioni e radici. Il lavoro d’insieme che sta avviato Jacopo Fo con associazioni, scuole è interessante”.

L’obiettivo è quello di formare un gruppo creativo permanente da cui fare emergere iniziative concrete: “Un libro, una commedia – dice Fo – un documentario, un film, promozioni turistiche, pacchetti di offerte per itinerari del turismo in Sicilia che prevedano una tappa a Gela».

Nel monologo l’autore ripercorre i 2500 anni di storia di Gela (definita la Londra dell’epoca ellenistica) dalla sua fondazione (VII secolo avanti Cristo) al periodo di Federico II, ai giorni d’oggi, col supporto documentale di foto e di video.

Iacopo Fo si sofferma sulle antiche vestigia delle mura Timoleontee, sul ritrovamento della nave arcaica, sulle grotte delle necropoli, e guarda avanti in direzione di uno sviluppo variegato del territorio attraverso sogni, ambizioni, teatro, progetti di rilancio turistico e culturale, che si affianchi alla realtà agricola e industriale.

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