Vandalizzata la tensostruttura di Costa Zampogna, costata 509 mila euro non è mai stata ultimata

 
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Gela. Il centro sportivo polivalente “don Pino Puglisi” di via Portuense è vandalizzato e in stato di abbandono.

La tensostruttura è stata realizzata ma non ancora consegnata all’amministrazione perché ci sarebbe un contenzioso tra la ditta Capizzello, esecutrice dell’intervento, e il ministero.

La tensostruttura avrebbe dovuto rappresentare un centro di aggregazione per combattere la dispersione e riqualificare il quartiere Costa Zampogna. L’opera è costata 509 mila euro, finanziata con fondi del pon sicurezza “Io gioco legale”.

Il progetto era stato presentato nel 2013 dall’allora sindaco Angelo Fasulo e, due anni più tardi, l’attuale primo cittadino Domenico Messinese aveva tenuto a battesimo la cerimonia di posa della prima pietra alla presenza del progettista, l’architetto Saverio Palumbo, e del responsabile del procedimento (Rup), Mario Cernigliaro. L’opera, però, è finita nel dimenticatoio prima ancora di essere ultimata. L’azione vandalica è giunta puntuale quasi a mortificare anche il nome del pon sicurezza “Io gioco leale”. Il bilancio è devastante. La tensostruttura è stata danneggiata in più parti, le porte di accesso divelte e i vetri mandati in frantumi.

“C’è un contenzioso – assicura l’assessore ai Lavori pubblici, Flavio Di Francesco – La ditta Capizzello, che lamenta il mancato pagamento del saldo, non ha completato i lavori. I campi non sono tracciati e l’opera non è stata consegnata. Esiste un accordo con la curia per affidarla al gruppo diocesano legato al vescovo.

Il Comune ha un ruolo di passaggio. Ma i controlli devono essere garantiti dalla ditta”.

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