850 milioni per Prezioso K, Enimed alla ricerca di gas: presentato il piano

 
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Gela. Dopo quello di una settimana fa con i manager di raffineria Eni, i segretari provinciali dei chimici di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno sostenuto un nuovo vertice programmatico. Questa volta, di fronte c’erano i responsabili di Enimed.

Il gruppo impegnato nel settore delle estrazioni e delle esplorazioni ha confermato di volersi concentrare, almeno per i prossimi anni, nelle ricerche in mare. L’oro blu, in questo caso, si chiama gas. Stando ai numeri presentati, un investimento da circa 854 milioni di euro dovrebbe essere destinato alla costruzione di una nuova piattaforma da realizzare a circa venticinque chilometri dalla costa, nella zona di Falconara.
La struttura è già stata ribattezzata Prezioso K. 254 milioni, invece, dovrebbero sostenere ulteriori attività d’esplorazione nel sottosuolo. 250 milioni, ancora, vengono previsti per finanziare il capitolo dell’operatività. 30, infine, serviranno alle bonifiche.
In base alle prime indiscrezioni, i manager Enimed intenderebbero assorbire circa trecento operatori provenienti direttamente dalla raffineria di contrada Piana del Signore. Una linea programmatica illustrata ai segretari Gaetano Catania, Francesco Emiliani, Maurizio Castania e Andrea Alario. I dubbi, però, non sembrano mancare.
Solo qualche mese addietro, l’azienda non aveva nascosto la presenza di personale in esubero nel sito locale. Adesso, invece, si candiderebbe ad assorbire ben trecento nuovi operatori, da distribuire tra la nuova piattaforma, i pozzi già in attività ed un centro di formazione. Addirittura, i numeri sarebbero ancor più ampi, nel biennio compreso tra 2016 e 2018, sul fronte dell’indotto. Si potrebbe arrivare a circa quattromila addetti, prevalentemente manodopera specializzata per la realizzazione e la successiva gestione di Prezioso K. Problemi risolti? Tutt’altro. Tra i rappresentanti sindacali non mancano i dubbi. I numeri presentati e la realizzazione dell’intero cronoprogramma vengono condizionati al rilascio di tutte le necessarie autorizzazioni ministeriali. Quindi, nulla sembra scontato, almeno per il momento. Intanto, già questa mattina, le rsu di Enimed e i lavoratori si riuniranno in assemblea per meglio analizzare i primi numeri presentati in vista del tavolo ministeriale della prossima settimana.

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