Il “mistero” della contaminazione da idrocarburi a Grotticelli, la commissione convoca Siciliano: “Perchè dopo un anno tutto è fermo?”

 
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La zona dello sversamento

Gela. Dopo un anno, rimane il mistero di una vasta

area agricola, in contrada Grotticelli, contaminata da idrocarburi.

Gli accertamenti nell’area di contrada Grotticelli. Non si conoscono i responsabili né è chiaro a chi spetti bonificare. Così, i componenti della commissione comunale ambiente e sanità hanno deciso di convocare l’assessore Simone Siciliano. “Semplicemente, vogliamo capire cosa sia accaduto in quell’area che, lo scorso anno, venne interdetta – dice il presidente della commissione Virginia Farruggia – come è possibile che non siano stati individuati i responsabili della contaminazione da idrocarburi? Anche la fase di bonifica è ferma, sempre che sia possibile imporre ai proprietari dell’area l’obbligo di intervenire”. Sicuramente, è una vicenda costellata da tanti punti interrogativi. Il sindaco Domenico Messinese, un anno fa, dispose l’interdizione dell’area, vietando qualsiasi tipo di attività. Dopo le verifiche dei tecnici Arpa e Asp, venne confermata la contaminazione da idrocarburi di un pozzo d’approvvigionamento idrico. Emerse il superamento dei limiti previsti dalla normativa. “Visibilmente contaminato da idrocarburi”, è quanto si leggeva nella comunicazione che i tecnici di Arpa provinciale inoltrarono sia a quelli di Palazzo di Città sia ai funzionari dell’Asp. Dopo i sopralluoghi, venne accertata “una situazione di grave inquinamento delle acque sotterranee”. Ad un anno di distanza, tutto tace. “All’assessore Siciliano – conclude il presidente Farruggia – chiederemo dati precisi anche rispetto al monitoraggio dei pozzi di approvvigionamento idrico sparsi per le aree rurali della città. Più volte gli abbiamo inoltrato richieste ufficiali, ma non sono mai arrivate risposte”. Ad inizio agosto, i tecnici comunali del settore ambiente e bonifiche hanno avallato la proceduta che consentirà di utilizzare circa cinquemila euro per i primi interventi. Almeno sulla carta, i soldi il Comune dovrà poi recuperarli da chi avrebbe avuto l’obbligo di bonificare. La convocazione del vicesindaco è stata decisa dal presidente Farruggia con il consenso degli altri componenti Maria Pingo, Giuseppe Ventura, Salvatore Farruggia e Crocifisso Napolitano.

                                                        

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