Accusati di esercizio abusivo della professione, due chiropratici a processo: gli atti tornano al pm

 
0

Gela. Gli atti del procedimento penale per esercizio abusivo della professione medica ritornano al pubblico ministero titolare. L’eccezione sollevata dalla difesa. E’ stata una mancata notifica a costringere il giudice Silvia Passanisi a rimettere gli atti al pm. A giudizio sono finiti Lorenzo e Salvatore Sauna, zio e nipote, rispettivamente di 52 e 27 anni, che grazie ad una laurea conseguita ad Honolulu avevano avviato uno studio di chiropratica in via Recanati finito presto nel mirino dei carabinieri. Dopo cinque anni di controversie giudiziarie, difesi dagli avvocati Francesco e Giovanni Bellino, l’ambulatorio è rimasto chiuso. Mancherebbe adesso solo l’autorizzazione comunale. Prima dell’avvio del processo la struttura è passata tra sequestri e controversie amministrative che avrebbero messo in luce anche la mancanza di un regolamento comunale per l’esercizio di chiropratica. E’ stato l’avvocato Francesco Bellino, in aula, a sollevare l’eccezione. Sulla vicenda è intervenuto Salvo Martorana, presidente dell’Accademia delle Scienze estere, secondo il quale “in Italia sono centinaia i laboratori di chiropratica e osteopatia, molti dei quali operano in Sicilia. Queste attività – spiega Martorana – non hanno bisogno di alcuna autorizzazione, se non quelle di natura fiscale, in quanto sono medicine integrate. La Corte costituzionale consente di esercitare almeno fino ad una definitiva approvazione di un regolamento”. Il legale dei Sauna ha più volte evidenziato una particolare confusione sulla vicenda con un inutile rimpallo di competenze tra gli uffici dell’Asp e il Comune.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here