Agroverde, un vertice inutile

 
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Gela. Acque ancora molto agitate sul fronte del maxi progetto fotovoltaico della cooperativa Agroverde.

Passano le settimane ma non sembra chiudersi l’intera partita. L’ennesimo vertice convocato, ieri, a Palazzo di Città ha avuto esiti piuttosto interlocutori anche se la nuova cordata imprenditoriale interessata ad avviare rapporti proprio con Agroverde appare fuori dai giochi. “Prendiamo atto delle mosse dei responsabili di Agroverde – spiega l’avvocato Orazio Rinelli delegato dal gruppo d’imprenditori – dallo scorso agosto, non c’è mai stato alcun serio interesse ad avviare la trattativa. L’offerta presentata non è mai stata presa in considerazione. Non si può rimanere sempre in attesa”.

Il legale ha preso parte alla riunione insieme al sindaco Angelo Fasulo e al presidente del consiglio Giuseppe Fava. Non è intervenuto, invece, Stefano Italiano, presidente della cooperativa Agroverde. Con una nota inviata agli uffici della presidenza del consiglio ha fatto sapere di non poter partecipare all’incontro. Lo stesso Italiano, comunque, non avrebbe gradito la presenza dei delegati del gruppo imprenditoriale interessato a subentrare nell’intero progetto agro fotovoltaico. “Ci ha comunicato la sua indisponibilità – dice il presidente del consiglio Giuseppe Fava – attraverso una nota inviata ai miei uffici. In ogni caso, abbiamo necessità di risposte certe sul futuro di questo progetto. Dobbiamo capire se gli investitori che avrebbero già un accordo con Agroverde sono intenzionati a riprendere i lavori. Ci vogliono tempi certi. Né io né il sindaco abbiamo interesse ad appoggiare l’una o l’altra cordata”. Un vertice con lo stesso Italiano è stato fissato per oggi pomeriggio sempre a Palazzo di Città.

Intanto, il 13 marzo si apre l’adunanza dei creditori del gruppo edile Mondello, tra i più colpiti dal fermo dei lavori del polo fotovoltaico. Si tratta dei titolari di piccole e medie aziende che avevano iniziato a lavorare per conto della stessa Mondello nei cantieri delle contrade Cappellania, Tenuta Bruca e Sant’Antonio.

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