“Bioraffineria e occupazione”, l’ad Eni Guarrata rassicura la commissione Ars

 
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Gela. La Raffineria Gela (Ra Ge) continuerà a raffinare ma olio di palma invece di petrolio. Non ci sarà un depauperamento del volano economico locale. Molte famiglie continueranno a essere mantenute nei loro luoghi di origine.

Nell’Aula consiliare del Comune è stato Carlo Guarrata, amministratore delegato della locale fabbrica del colosso energetico Eni a introdurre l’avvio del progetto di riconversione che sarà integralmente formalizzato con la sottoscrizione del piano industriale il 6 novembre prossimo al Mise, ministero dello Sviluppo Economico.
In città a fare gli onori di casa è stato il sindaco Angelo Fasulo insieme al presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava, che hanno messo a disposizione il Comune alla terza commissione Attività produttive dell’Ars presieduta da Bruno Marziano.
Erano presenti anche i deputati regionali gelesi, Giuseppe Arancio e Pino Federico, e i rappresentanti sindacali della fabbrica. “La Sicilia non è la piccola isola che può vivere solo di ristoranti, bed & breakfast e alberghi. Come accade in grandi Paesi d’Europa deve vivere anche di attività industriali, agricoltura sviluppata e chimica – ha detto Bruno Marziano – Non esiste agricoltura che non ha un forte intreccio con la chimica. Nell’ultima riunione romana sono stati fatti passi importanti. Non esiste una vertenza Eni – assicura il presidente della terza commissione all’Ars – Noi siamo una commissione parlamentare che vuole occuparsi della tenuta dell’apparato produttivo”.
“Le risorse nostre verranno riutilizzate – ammette Guarrata – con il mantenimento a ruolo che sta a cuore ai sindacati. Avere lavorato per un sito ad alto contenuto tecnologico ha professionalizzato molte persone che sono spendibili – avverte – in altri siti”.

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