Candeggina gettata contro una professionista: Una donna dovrà risarcirla

 
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Gela. Dovrà risarcire una libera professionista, investita da uno spruzzo di candeggina. Lo ha stabilito la corte d’Appello del capoluogo, che ha condannato una donna di 35 anni al pagamento a titolo di risarcimento di cinquemila euro.

Oltre alla donna, sono state condannate anche la sorella e la madre settantenne dell’imputata, accusate di ingiuria.
La corte d’Appello, presidente Aloisi, ha praticamente confermato la sentenza di primo grado del tribunale, che aveva riconosciuto responsabile la trentacinquenne. La vittima, parte civile nel processo e rappresentata dall’avvocato Salvo Macrì, era stata colpita dalla candeggina caduta da un balcone, mentre transitava sul marciapiede.
L’imputata aveva portato sul banco dei testimoni anche la madre e la sorella nel tentativo di dimostrare che si trattava di un incendio.
“Stavo lavando il balcone”, ha detto la donna al giudice. L’episodio si è verificato tre anni fa. La parte offesa, un giovane avvocato, ha raccontato di essere stata non solo investita dalla candeggina ma anche insultata dalla madre e dalla sorella dell’imputata, che sono scese anche per strada.
Secondo la parte offesa quelle ingiurie non sarebbero state isolate, mentre la difesa ha ribadito che si è trattato di un incidente isolato. La corte ha deciso di risarcire la parte civile con una somma complessiva di cinquemila euro.

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