Caos e carabinieri in sala gessi, il medico torna a casa senza avvisare

 
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Gela. Interrotta bruscamente l’attività della sala gessi perché rimasta senza medico. L’ortopedico in servizio si sarebbe allontanato senza alcun preavviso, scatenando la reazione furiosa dei pazienti in attesa e della direzione del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”.

Dopo un’inutile ricerca durata alcune ore, le persone non hanno esitato un solo istante a denunciare il presunto caso di abbandono del posto di lavoro e sollecitare l’intervento dei carabinieri. I militari dell’arma del reparto territoriale di via Venezia si sono recati in ospedale e avviato un’indagine.

Il disagio si è verificato nella mattinata di ieri nella sala gessi distaccata dell’unità operativa di Ortopedia retta da Antonio Cassaro, collocata al quarto piano dell’ospedale dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp). Sarebbe stato il tempestivo intervento della direzione medica del presidio ospedaliero a garantire l’arrivo di un medico reperibile che a sua volta non ha potuto fare altro che cercare di limitare i danni e mettere a tacere le lamentele (giustificate) dei pazienti.

Il medico rischia una segnalazione all’autorità giudiziaria per abbandono del pubblico ufficio. Secondo le prime indiscrezioni di corsia l’ortopedico, rintracciato solo dopo alcune ore, avrebbe ammesso telefonicamente di trovarsi a casa e di essersi allontanato dalla sala gessi a causa di un improvviso malessere.

Bisognerà fare chiarezza sull’esatta dinamica dei fatti. Pare che al momento della polemica il direttore dell’unità operativa di Ortopedia, Antonio Cassaro, si trovasse in sala operatoria. I carabinieri avrebbero raccolto anche le testimonianze degli utenti che hanno denunciato il disservizio. Solo grazie alle loro segnalazioni, infatti, la direzione ospedaliera sarebbe riuscita a contattare un medico reperibile e garantire il corretto svolgimento dell’attività della sala gessi.

L’ortopedico in questione, che non sarebbe nuovo a comportamenti fuori dalle righe, tra pochi giorni andrà in pensione. Un dettaglio che con ogni probabilità non consentirà al medico di tornare a indossare ancora una volta il camice tra le corsie dell’ospedale Vittorio Emanuele. L’unità operativa di Ortopedia nel frattempo rimarrà con 4 medici invece dei sette previsti nella pianta organica.

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