“Ci siamo difesi, a Malta non abbiamo aggredito l’operaio”, i Fausciana tornano liberi: no all’estradizione

 
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Gela. Lasciano il carcere e ritornano in libertà, con il solo obbligo di firma. Lasciano il carcere. La vicenda di Nunzio e Salvatore Fausciana, padre e figlio, è iniziata nelle scorse ore, quando i carabinieri del reparto territoriale hanno eseguito un mandato d’arresto europeo. Nei loro confronti è attualmente in corso un procedimento penale a Malta. Sono accusati di aver aggredito e ferito un operaio all’interno di uno dei cantieri avviati sull’isola. Così, le autorità maltesi hanno spiccato il mandato d’arresto. Davanti ai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, assistiti dagli avvocati Giuseppe Simonetti e Samantha Rinaldo, si sono difesi. Hanno ammesso di non essere mai stati informati dell’avvio del procedimento penale e, inoltre, di essersi solo difesi dall’aggressione dell’operaio che gli avrebbe sferrato diversi pugni. Il pubblico ministero ha comunque chiesto che venissero trasferiti ai domiciliari. Alla fine, però, è passata la linea sostenuta dai legali di difesa. Revocata la detenzione in carcere e i due tornano in libertà. Gli avvocati Simonetti e Rinaldo, inoltre, si sono opposti all’eventuale estradizione degli indagati. Nunzio e Salvatore Fausciana hanno confermato di aver sporto, a loro volta, una denuncia contro l’operaio maltese. 

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