Colpì il compagno della sua ex con una mannaia, Di Gennaro sceglie l’abbreviato

 
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Gela. Una serie di scontri verbali confluiti, dopo alcune settimane, in una vera e propria aggressione fisica a causa di presunti rancori sentimentali. Per questa ragione, il trentenne Crocifisso Di Gennaro è finito sotto processo con l’accusa di lesioni gravi nei confronti dell’attuale compagno della sua ex moglie.

Di Gennaro, difeso dall’avvocato Maurizio Scicolone, venne arrestato dagli agenti di polizia lo scorso maggio: stando all’accusa, avrebbe tentato di aggredire, servendosi di una mannaia, il compagno della sua ex.
Un’aggressione che costò all’obiettivo prescelto il ricovero tra i reparti dell’ospedale Vittorio Emanuele. La presunta vittima si è costituita parte civile con l’avvocato Giacomo Ventura. Nel corso della prima udienza svoltasi davanti al giudice Manuela Matta, l’avvocato Scicolone, proprio per conto dell’imputato, ha preannunciato la scelta del rito abbreviato.
In questo modo, qualora scattasse una condanna, Di Gennaro potrebbe usufruire di uno sconto di pena. In ogni caso, l’avvocato Maurizio Scicolone ha chiesto di poter sentire alcuni testimoni che con le loro dichiarazioni potrebbero ridimensionare le accuse mosse nei confronti dell’imputato. Intanto, la prossima udienza è stata fissata per il 4 maggio.

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