Con un’ascia in un negozio minacciò i poliziotti, arriva l’assoluzione: non è capace d’intendere

 
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Gela. Non è capace d’intendere e di volere, come ribadito in aula dallo specialista che lo ha sottoposto ad accertamenti.

La perizia conferma l’incapacità d’intendere. Così, il giudice Manuela Matta ha assolto, perché non imputabile, il sessantacinquenne Orazio Palumbo. L’uomo era stato arrestato, lo scorso maggio, dopo aver fatto irruzione all’interno di un’attività commerciale di via Butera impugnando un’ascia. In base alla ricostruzione, si sarebbe scagliato contro gli agenti di polizia che intanto erano arrivati sul posto. I suoi legali di fiducia, gli avvocati Flavio Sinatra e Raffaela Nastasi, hanno optato per il giudizio abbreviato dopo aver ottenuto l’acquisizione di una perizia psichiatrica che, comunque, ribadiva il precario stato del sessantacinquenne. Una condizione avvalorata dal perito nominato dal giudice. Secondo i difensori, Palumbo agì senza essere consapevole di quello che stava facendo. Una linea ribadita in aula durante il dibattimento. Il giudice, però, gli ha imposto la libertà vigilata per un anno all’interno di una casa di cura. Avrà, inoltre, l’obbligo di non lasciare la struttura senza autorizzazione. Il magistrato, accogliendo la richiesta difensiva, ha revocato gli arresti domiciliari già imposti all’imputato.

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