Consorzio bonifica sotto attacco: direttore, “furti bloccano nostro lavoro”

 
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Gela. Furti continui, tra i campi così come nelle rimesse utilizzate per il deposito dei mezzi da lavoro: gli operatori del consorzio di bonifica rischiano di non poter più rispondere alle richieste di tanti agricoltori.

L’ultimo “colpo” messo a segno ha avuto come teatro la rimessa che il consorzio gestisce sulla statale 117 bis.
“Purtroppo – spiega il rappresentante sindacale della Flai Cgil Bartolo Di Dio – hanno rubato mezzi veramente molto importanti e, soprattutto, costosi. Abbiamo scoperto che non c’erano più muletti, falciatrici e altri strumenti che utilizziamo, quotidianamente, per gli interventi in campagna”.
Un danno enorme che si aggiunge a quelli subiti nei mesi scorsi. “Stiamo affrontando una vera e propria emergenza – ammette il direttore del consorzio Vincenzo Caruso – tutti questi furti ci mettono in seria difficoltà. Gli agricoltori devono collaborare. Chi vede qualcosa di strano, lo denunci. Andando avanti così, non potremo più assicurare i nostri interventi”.
Il neo commissario regionale dei consorzi di bonifica siciliani Giuseppe Dimino ha, addirittura, emesso una circolare sul caso furti. Nel provvedimento, si lancia l’allarme sulle perdite economiche causate.
“A questo punto – continua Vincenzo Caruso – ci vorrebbe un maggior coinvolgimento anche da parte delle forze dell’ordine. Purtroppo, le campagne sono abbandonate e solo gli operai del consorzio riescono a garantire la loro presenza. Qualcuno ci deve aiutare”.
Migliaia di euro sono già andati in fumo: mezzi nuovi di zecca sono spariti senza lasciare traccia. “Quasi ogni giorno – dice ancora Bartolo Di Dio – ci accorgiamo di tanti furti. I materiali che lasciamo in campagna, spesso, spariscono nel nulla. Portano via anche le gabbie in ferro che coprono i sistemi per il conteggio dei quantitativi d’acqua ricevuti dagli agricoltori. E’ un disastro”.
Diverse denunce sono state sporte agli uffici di carabinieri e polizia. Durante l’estate, il direttore del consorzio di bonifica Vincenzo Caruso ha avuto un colloquio con il procuratore capo Lucia Lotti, allo scopo di metterla al corrente dell’intera situazione.
“In ogni caso – conclude Caruso – dobbiamo andare avanti. Spero che la collaborazione da parte dei nostri consorziati possa garantire il miglioramento della situazione. Non possiamo permetterci altre perdite economiche di questo tipo. Solo denunciando si potranno ottenere risultati”. Le campagne, comunque, si confermano un fronte molto difficile da conquistare.

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