Contratti di solidarietà alla Edilponti ma i sindacati avvertono: “Non si può vivere di ammortizzatori sociali”

 
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Gela. Prorogato il contratto di solidarietà per centoventi operai dell’azienda Edilponti, da anni impegnata nell’indotto della fabbrica Eni.

“Gli ammortizzatori sociali non sono la soluzione”. I segretari provinciali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno raggiunto l’intesa nelle scorse ore insieme ai vertici dell’azienda. Francesco Cosca, Francesco Iudici e Dathan Di Dio, però, lo dicono chiaramente, “non si può vivere di ammortizzatori sociali”. Così, i sindacalisti si rivolgono direttamente ai manager Eni. “L’azienda – spiegano – deve dare inizio agli investimenti previsti nel protocollo di un anno fa. La città è a rischio collasso. Gli ammortizzatori sociali sono una soluzione solo temporanea”. Con i contratti di solidarietà, gli operai Edilponti, così come quelli di Turco Costruzioni, riusciranno a lavorare ma per un numero inferiore di ore mensili.

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