Di Blasi e Amato espongono uno striscione in tribunale, la polizia lo sequestra dopo una denuncia

 
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Gela. Non si placano le polemiche a una settimana dal voto.

Stamattina il candidato sindaco Saverio Di Blasi, l’ambientalista Emanuele Amato, il figlio Angelo (candidato con il Movimento 5 Stelle) ed alcuni sostenitori hanno platealmente manifestato davanti il palazzo di giustizia.

Hanno esposto un enorme striscione invitando il presidente del tribunale, Paolo Fiore, ad aprire una indagine nei confronti del sindaco, dell’ex presidente dell’Ato Cl2 Panebianco, il governatore Crocetta ed altri. Un’altra protesta pochi giorni dopo quanto successo in piazza Umberto. Era presente anche l’ormai ex dirigente del Comune, Roberto Sciascia, autore del libro-denuncia presentato la scorsa settimana presso il cine-teatro Macchitella, relativo ai presunti affari delle amministrazioni che si sono sussseguite dalla sindacatura Crocetta. 

Nello striscione, Di Blasi e i suoi sostenitori evidenziano i loro gravi sospetti elencando sette ipotetiche «notizie di reato». In tarda mattinata, il sindaco, Fasulo, ha sporto denuncia presso il commissariato di polizia, il cui dirigente, Francesco Marino, ha disposto il sequestro dello striscione e la denuncia a piede libero dell’autore, Saverio di Blasi, per calunnia e diffamazione.

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