Dialogo Pd-M5s può consolidarsi, difficili vere aperture dal tavolo centrista: “cantieri” ancora aperti

 
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Il commissario Pd Giuseppe Arancio e il coordinatore regionale M5s Nuccio Di Paola

Gela. Contatti e interlocuzioni, più o meno formali, proseguono principalmente nell’area progressista e civica. Sembra ormai che dem e grillini possano delineare il campo dell’alleanza tesa poi trovare sponde in forze che si riconoscano in alcuni temi portanti per la città. Le interlocuzioni non sono mancate e andranno avanti. La base però sembra tutta indirizzata sul rapporto tra i democratici e i pentastellati che dovrà necessariamente trovare riscontri con altri tasselli politici. Nessuno ha mai negato l’intenzione di pervenire ad una vera e propria intesa con i civici di “Una Buona Idea” e con quelle formazioni politiche che hanno aderito ad “Unità progressista”. Ci sono anime democratiche, come ha fatto capire il vicecommissario Giuseppe Fava, intenzionate ad insistere affinché lo scacchiere possa assicurare la presenza pure di forze moderate, compresi i renziani di Italia Viva, e di anime che si rivedono in questo contesto. Il componente della direzione nazionale del Pd Peppe Di Cristina, al pari del parlamentare Ars Nuccio Di Paola, spinge affinché l’accordo sia concentrato intorno all’alternativa netta alla destra “di Meloni e Schifani”. Il commissario Arancio è impegnato in un percorso di trattative sicuramente non semplice.

Sembra più difficile invece che possano pervenire segnali dal tavolo centrista che ha ripreso una certa vigoria proprio nelle ultime settimane. C’è stato un ulteriore incontro, come abbiamo riportato, e pare che l’ipotesi di aprire anzitutto ai dem non abbia trovato l’assenso di tutte le forze che ne fanno parte, almeno in questa fase. La prospettiva che possa condurre ad un rapporto più stretto lungo l’asse Partito democratico-M5s non scalda i cuori. C’è chi è poco convinto da questa prospettiva. Nel giro di interlocuzioni centriste non mancano i civici di “Una Buona Idea” e quelli di “Rinnova”, a loro volta già in contatto con l’area progressista. Il tavolo andrà avanti così come il lavoro dei progressisti che vorrebbero finalizzarlo con un’intesa ampia, i cui confini però sono tutti da definire, del resto la strada sembra ancora lunga per tutti, a sinistra così come a destra.

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