Disabili beffati, il Comune chiede il pagamento del servizio di trasporto

 
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Capici ha presentato un esposto

Gela. Al danno la beffa, altra stangata per i disabili gelesi che si sono visti recapitare dal comune la richiesta di pagamento della quota di compartecipazione al costo del servizio trasporto speciale disabili per l’anno 2018. Un’ulteriore mortificazione e mazzata per i tanti disabili che si vedono ancora una volta sottrarre un servizio indispensabile che è nel loro diritto. A portare alla luce la vicenda, Paolo Capici, consulente legale della consulta dei disabili, fra i destinatari della missiva. Attraverso una raccomandata, a firma della dirigente del settore servizi sociali, è stato richiesto il pagamento dell’intero importo riferito al periodo Febbraio-Aprile 2018. Nel caso di Capici, la somma da versare, per intero, senza alcuna agevolazione, è di 480 euro e cioè 1 euro a km. “Ho usufruito del servizio solo un paio di volte a settimana, afferma il legale della consulta, immaginate quanto avrei dovuto pagare se ne avessi usufruito giornalmente”. Capici, che sta predisponendo tutta la documentazione necessaria da produrre alla procura, afferma inoltre di sentirsi ulteriormente mortificato e beffato dall’avere ricevuto, contemporaneamente alla richiesta di pagamento del servizio di trasporto, la tessera dell’Ast per la libera circolazione per portatori di handicap, inviatagli sempre dal settore servizi sociali del comune di Gela. Un servizio di cui non potrà usufruire per un paio di ragioni fondamentali, a partire dal fatto che i mezzi ast in dotazione alla città di Gela non sono attrezzati ad accogliere disabili in carrozzina e lo stesso Capici lo dimostrerà così come ha fatto tante altre volte nella sua lunga battaglia a tutela dei diritti dei disabili.

Domani, intanto, la consulta dei disabili, ha organizzato una importante manifestazione per rivendicare la nascita dei servizi sanitari e socio assistenziali per tutte le categorie di disabili e scongiurare la dismissione dei pochi servizi esistenti. L’appuntamento è alle 10 in piazza San Francesco, da lì i disabili in carrozzina si sposteranno verso la fermata di autobus più vicina per dimostrare e denunciare l’inaccessibilità dei mezzi pubblici, alle 11 occuperanno simbolicamente gli uffici comunali e poi si terrà un incontro fra associazioni, cittadinanza e i candidati a sindaco.

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