Droga e clienti morosi minacciati due a giudizio dopo il blitz “Affari di famiglia”

 
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Gela. Sono accusati di una tentata estorsione e di una rapina, tutte orchestrate per riscuotere un presunto credito per una partita di droga. 

Così, si è aperto il dibattimento nei confronti del ventiduenne Alessandro Di Fede e del cinquantenne Salvatore Morello, entrambi difesi dall’avvocato Salvo Macrì.
Stando ai magistrati della procura, avrebbero organizzato un giro di droga, minacciando e picchiando i clienti non in regola con i pagamenti. I due, insieme ad altri due presunti complici, sono finiti al centro dell’inchiesta “Affari di famiglia”.
Sia il pubblico ministero Lara Seccacini sia il difensore Salvo Macrì hanno inoltrato le proprie richieste istruttorie davanti al collegio presieduto dal giudice Paolo Fiore, affiancato dai magistrati Manuela Matta e Patrizia Castellano. I primi testimoni inizieranno ad essere sentiti nel corso dell’udienza del prossimo 11 dicembre.

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