Due incarichi legali a Greco dal M5S, bordate da Forza Italia e lui replica: “Darò tutto in beneficenza”

 
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Gela. La “sesta stella” dell’amministrazione rappresentata dal movimento “Un’Altra Gela” avrebbe brillato nella lista esclusiva degli incarichi legali.

Il candidato sindaco del movimento di centro destra, Lucio Greco, insieme a Paolo Cafà, suo sostenitore nella corsa elettorale dopo avere voltato le spalle al Pd, entrambi avvocati del Foro di Gela, hanno ottenuto i primi incarichi legali assegnati dalla giunta Messinese. Al primo cittadino del Movimento Cinque Stelle avevano assicurato il loro sostegno al ballottaggio politico che aveva permesso di battere l’uscente Angelo Fasulo.

Ad accendere i riflettori sulla presunta “incaricopoli”, che coinvolgerebbe anche altri avvocati vicini al Pd, è Salvatore Scerra, il consigliere di Forza Italia che ha avviato un’inchiesta chiedendo e ottenendo dai funzionari copia di tutti i provvedimenti ufficiali del Comune. “L’anomalia sta nel fatto che non sono stati rispettati i criteri di rotazione dei professionisti – sottolinea Salvatore Scerra – e non si è tenuto conto della presunta incompatibilità di Greco che risulta avvocato fiduciario contro il Comune per avere avviato un procedimento di risarcimento danni (delibera numero 465 del 24 dicembre 2013) per un episodio avvenuto tra i viali della villa comunale Garibaldi”. L’inchiesta,, effettuata dal forzista, Scerra sarà sottoposta in Aula al sindaco Domenico Messinese sotto forma di mozione. “L’amministrazione comunale deve prevedere un monitoraggio dei professionisti fiduciari e avversi – spiega Scerra – cancellando dall’albo del Comune gli avvocati che hanno procedimenti giudiziari contro l’amministrazione, in rispetto del regolamento.

Ma soprattutto bisogna assicurare la perfetta veridicità delle dichiarazioni rese dai legali per accettazione del disciplinare di incarico”. Gli incarichi finiti sotto i riflettori sono principalmente tre, due conferiti a Greco e uno all’avvocato Cafà, ex assessore comunale del Pd. Quest’ultimo, in realtà, non presenta nessuna irregolarità se non quella della inopportunità evidenziata da Forza Italia.

“Il tutto è frutto di una assoluta e normale rotazione – replica l’avvocato Greco – Il primo è un incarico che riguarda una mediazione di poche centinaia di euro. Il secondo, presso il tribunale di Roma, prevede un contributo unificato da mille euro e altre spese che giustificano l’anticipo da 5.890 euro versatomi dal Comune. Devolverò le somme in beneficenza ad una associazione onlus. Piuttosto pensi il consigliere Scerra a dire ai cittadini quanti incarichi ha avuto la moglie dell’onorevole Federico, e l’avvocato Giuseppe D’Aleo (ex assessore) dalla provincia di Caltanissetta e dal Comune negli ultimi cinque anni e indichi anche le consulenze. Basta recarsi d’altronde presso gli uffici di Caltaquadi Gela,conoscere nome e cognome di quelli che ci lavorano e si capisce tutto e si vede chi ha ricevuto o no favori da Caltaqua.Ma ne stia certo il “mandante” Federico di capitoli ne riapriremo degli altri”.

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