Espropri pagati a “peso d’oro” dal Comune, nessuna risposta alle richieste della commissione

 
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Gela. Sono trascorsi diversi mesi dall’invio di una serie di richieste ufficiali, tutte firmate dai componenti della commissione comunale bilancio. Le azioni di rivalsa. Da quel momento, però, nessuna risposta è arrivata sul fronte delle eventuali azioni di rivalsa avviate dall’ente comunale nei confronti delle cooperative e delle associazioni di comprensorio che, negli scorsi anni, hanno realizzato diversi complessi abitativi, soprattutto facendo leva sui piani d’edilizia economica e popolare. Attività edilizie costate care al Comune che, dopo aver espropriato i terreni, ha dovuto sostenere spese per milioni di euro, dovendo coprire le indennità riconosciute dai giudici agli ex proprietari dei terreni. “Onestamente – dice il presidente della commissione Salvatore Scerra – non abbiamo ricevuto risposte ufficiali. Vogliamo capire quante azioni di rivalsa siano state avviate. Devono essere i rappresentanti delle cooperative e delle associazioni di comprensorio a farsi carico dei costi degli espropri. Non si può solo costruire per far, successivamente, pagare il Comune”. Per diverse settimane, Scerra insieme ai colleghi Romina Morselli, Sandra Bennici, Vincenzo Cirignotta e Simone Morgana hanno spinto nel tentativo di ottenere dati certi che, allo stato attuale, non sono ancora pervenuti. Da tempo, però, l’assessore al bilancio Fabrizio Morello assicura che l’avvio delle azioni di rivalsa sono una priorità per i tecnici dei suoi uffici.

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