Espropri “d’oro”, Comune chiede soldi ma dimentica di costituirsi in giudizio

 
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Gela. Una vicenda processuale che potrebbe trasformarsi in un grosso buco per le casse comunali. Quasi seicentomila euro chiesti dai funzionari di Palazzo di Città agli imprenditori del consorzio Gela 2005, attualmente impegnati in un vasto progetto edilizio nella zona di contrada Margi.

Peccato, però, che nonostante la richiesta, i legali dell’amministrazione non abbiano mai ricevuto l’ordine di costituirsi nell’unico procedimento che avrebbe potuto garantire un ritorno economico.
Dopo il no giunto dagli imprenditori, decisi a non versare quanto dovuto per gli espropri effettuati, nel loro interesse, dai funzionari comunali: dagli uffici del municipio, è partito l’ordine di affidarsi ad un legale.
Avvocato, però, subito pessimista davanti all’ipotesi di rivalersi ai danni del gruppo d’aziende amministrate dall’imprenditore Angelo Cirignotta. In sostanza, la strategia pensata dai funzionari comunali non porterebbe a nulla. L’unica chance di rivalersi sugli imprenditori potrebbe concretizzarsi costituendosi in un giudizio, giunto già alla fase d’appello, celebrato a Caltanissetta.
Come mai, però, nessuno ha ritenuto opportuno costituirsi? Quesito difficile da risolvere: le polemiche sugli stessi temi, solo qualche settimana fa, erano esplose fra i banchi del consiglio comunale.
Un presunto credito da quasi seicentomila euro, forse, avrebbe meritato più attenzione.

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