Lettera alla procura di Melfa ma è un “fake”, parte la denuncia: “Basta calunnie”

 
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Gela. Quella lettera non l’ha scritta lui. L’imprenditore Maurizio Melfa ha presentato un esposto dopo aver saputo che una comunicazione a sua firma è stata inviata ad altri due candidati a sindaco (Giuseppe Spata e Simone Morgana), alle forze dell’ordine, alla prefettura e ad alcune redazioni giornalistiche (compresa la nostra). Per l’imprenditore si tratterebbe di una “macchinazione”. Nella lettera si fa riferimento a presunte irregolarità nella presentazione di alcune liste in vista delle amministrative del 28 aprile. “Inviare lettere false fa parte del vecchio modo di fare politica”, scrive Melfa. “Sono metodi di quella che definisco spazzatura della politica – continua – E’ un chiaro tentativo di inasprire i toni della campagna elettorale. Conservo rapporti cordiali con gli altri candidati ma dico basta con queste calunnie”.

Una vicenda che segue le polemiche scaturite dopo il comizio pubblico tenuto dal leader di “Ripartiamo da zero”, che ha proprio parlato di “spazzatura”, riferendosi anche ai sospetti mossi nei suoi confronti e riguardanti il procedimento penale che lo riguarda.

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