Forzisti a confronto, un coordinatore cittadino e i big tutti nella lista “forte”

 
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Gela. Una lista forte da organizzare in vista della competizione elettorale per Palazzo di Città e, a breve, un coordinatore cittadino che dovrebbe uscire dal prossimo congresso, non ancora fissato ma da prevedere tra dicembre e i primi mesi del nuovo anno.

Sembra questa la ricetta politica ma anche strategica che Forza Italia intende adottare nel tentativo di creare problemi al centro sinistra locale targato Pd. E’ stato il coordinatore provinciale in pectore Michele Mancuso a confrontarsi, nelle ultime ore in città, con i volti più noti del partito di Silvio Berlusconi. Il tesseramento forzista si conclude a fine novembre e, dopo qualche settimana, si dovrebbe confluire verso il congresso.
“Non c’è ancora nulla di prestabilito – spiega l’esponente forzista Massimiliano Falvo – siamo in una fase di valutazione. Il primo passo sarà il completamento del percorso di tesseramento; l’altro, invece, si chiama congresso, cittadino e provinciale. Sicuramente, l’obiettivo del partito in città non è quello di competere per uno o due posti in consiglio comunale. Cerchiamo un’affermazione che ci permetta di mettere in discussione la leadership politica del centro sinistra e, soprattutto, del Partito Democratico”.
In ogni caso, un punto appare chiaro. I volti noti di Forza Italia in città dovranno scendere in campo e far parte di una lista decisamente pesante.
“Credo sia molto importante – dice l’avvocato Maurizio Scicolone presidente dell’associazione Progetto Gela e esponente forzista – darsi un’organizzazione interna e avere un punto di riferimento unico. Per questo, ho spinto in direzione del congresso cittadino”. Sul futuro dei club “Forza Silvio”, invece, si attendono indicazioni dagli esponenti regionali e nazionali. Negli scorsi mesi, non erano mancate scintille neanche su questo fronte. Sarà fondamentale, inoltre, comprendere quale futuro possa avere l’eventuale coalizione di centro destra e quale volto verrà scelto per guidarla. Allo stato attuale, pur in assenza di vere conferme, l’ipotesi primarie non va scartata.

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