Gara vinta con il 41% di ribasso e poi la rinuncia, anomalie nel trasporto disabili: “Segnaleremo all’anticorruzione”

 
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Gela. Una rinuncia fin troppo anomala. La rinuncia dopo il ribasso del 41%. Così, mentre molte famiglie si trovano ad affrontare difficoltà enormi per assicurare le terapie ai diversamente abili, da Palazzo di Città potrebbe partire tra qualche giorno una segnalazione all’Autorità nazionale anticorruzione. Al centro del caso, la rinuncia all’appalto per il servizio di trasporto speciale, destinato proprio ai diversamente abili. Nelle scorse settimane, senza alcun preavviso, i responsabili della cooperativa palermitana Matusalemme hanno comunicato di rinunciare all’appalto vinto solo pochi mesi prima. La gara venne assegnata con un ribasso del 41%. Un’offerta che mise fuori gioco sia il consorzio Sol Calatino che Progetto Vita. La cooperativa risultata vincitrice, inoltre, avrebbe dovuto assorbire gli undici operatori che da anni si occupano del trasporto disabili per conto del comune. Alla fine, però, la doccia fredda: la coop ha rinunciato all’appalto e i lavoratori, al momento, rimangono senza occupazione.

La segnalazione all’Autorità anticorruzione. “Il consorzio secondo classificato, Sol Calatino – spiega l’assessore ai servizi sociali Pietro Lorefice – ci ha comunicato di non voler prendere il posto della cooperativa Matusalemme. Adesso, stiamo verificando la disponibilità di Progetto Vita. Intanto, stiamo coprendo, per il tramite di voucher, le spese sostenute dalle famiglie che devono recarsi a Caltagirone per le terapie da sostenere. La rinuncia di Matusalemme è sicuramente molto strana. Dopo aver presentato un ribasso del 41% ed essersi aggiudicata la gara d’appalto, senza nessun preavviso ha deciso di non far partire il servizio. Noi avevamo chiesto una verifica preventiva sui mezzi a disposizione. A questo punto, segnaleremo il caso all’Autorità anticorruzione che si occupa di gestire anche queste procedure d’appalto”. Rimane completamente fermo, invece, il servizio di trasporto che consentiva a molti diversamente abili di raggiungere i luoghi di lavoro. “Al momento – conclude Lorefice – dovranno utilizzare mezzi propri. Spero che questa situazione possa sbloccarsi prima possibile. Stiamo lavorando in questa direzione”.

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