Gli spari contro il rivale, Parisi rimane ai domiciliari: non ha parlato davanti al giudice

 
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Gela. Il ventunenne John Parisi rimane agli arresti domiciliari.


Gli spari. E’ accusato di aver ferito, lo scorso sabato, un coetaneo catanese, Francesco D’Amico, raggiunto da alcuni colpi di pistola, a ridosso dell’incrocio tra via Tevere e via Borsellino. I loro rapporti sarebbero stati intaccati da ruggini personali, tutte legate alla relazione che il giovane etneo aveva avuto con la nuova compagna di Parisi. Dalla relazione è nata una bambina e D’Amico si trovava in città proprio per far visita alla figlia. Parisi, arrestato dagli agenti di polizia poche ore dopo gli spari, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Davanti al gip Lirio Conti, i pm della procura hanno chiesto la custodia cautelare in carcere. L’indagato è accusato di lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma da fuoco. D’Amico ha riportato ferite ad una gamba, raggiunta da uno dei proiettili. L’arresto del ventunenne è stato convalidato. Il difensore, l’avvocato Salvo Macrì, si è opposto alla custodia cautelare in carcere ed ha cercato di ricostruire quanto accaduto sabato sera e i rapporti piuttosto tribolati tra i due giovani al centro dell’intera vicenda. La difesa ha chiesto la conferma della misura già imposta al ventunenne. Alla fine, il gip ha optato per i domiciliari.   

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