I 132 precari dell’Asp saranno stabilizzati ma ancora nessuna data per avviare l’Utin

 
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Gela. Il mantenimento dei presidi ospedalieri di Niscemi e Mazzarino potrebbe ostacolare l’avvio dell’Utin in città. Saranno invece stabilizzati 132 precari e sono stati rinnovati (fino al 31 dicembre) 108 incarichi medici. Sono questi i punti salienti definiti ieri pomeriggio, nel corso della conferenza dei sindaci che si è svolta a Palermo, presso l’assessorato regionale alla Sanità, alla presenza dei deputati all’Ars gelesi, Giuseppe Arancio (Pd) e Pino Federico (Fi). La pubblicazione del bando per la realizzazione, chiavi in mano, dell’Unità di terapia intensiva era stata annunciata la scorsa settimana da Giuseppe Arancio, deputato del Pd all’Ars, insieme alla consegna dei nuovi reparti di Ortopedia e Talassemia che sarebbe dovuta avvenire entro la settimana in corso.

Ieri, la conferenza dei sindaci, ha permesso di concludere l’iter di approvazione dell’atto aziendale già contestato per l’esiguità delle somme che verranno destinate all’Azienda sanitaria provinciale Cl2. Il manager Carmelo Iacono, prima di presentarlo, lo aveva definito “iniquo a mantenere i servizi attuali” tanto da ritenere opportuno stilare due diverse relazioni sulla Pianta organica sperando di ottenere, in un secondo tempo, il riconoscimento delle somme aggiuntive. La conferenza dei sindaci ha permesso, però, di compensare la mancanza economica attribuendo circa 6 milioni di euro per investimenti da destinare alla logistica. Secondo i bene informati, si tratterebbe però di una sorta di “giroconto” dell’imposta ambientale che impropriamente sarebbe stata introitata dal governo regionale invece che all’Asp nissena. 

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