“I morti? Spalmiamoli un poco…”, intercettazione shock sull’assessore Razza

 
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Palermo. Sono intercettazioni shock quelle registrate dai carabinieri nell’indagine che ha portato all’arresto di tre dirigenti dell’assessorato regionale alla Salute ed all’avviso di garanzia nei confronti dell’assessore Ruggero Razza. «Spalmiamoli un poco...» è la frase intercettata in una conversazione tra l’assessore e la dirigente Letizia Di Liberti, indagati per falso. Lo spalmare è riferito al numero di morti per covid da comunicare all’Istituto Superiore di Sanità. «I deceduti glieli devo lasciare o glieli spalmo?», chiede lei non sapendo di essere intercettata. «Ma sono veri?», chiede Razza. «Si, solo che sono di 3 giorni fa», risponde. E Razza dà l’ok: «Spalmiamoli un poco…».

Le agenzie hanno pubblicato stralci dell’intercettazione.

«Ah, ok allora oggi gliene do uno e gli altri li spalmo in questi giorni, va bene, ok. Mentre quelli del San Marco, i 6 sono veri e pure gli altri 5 sono tutti di ieri; quelli di Ragusa, Ragusa 5! E questi 6 al San Marco sono di ieri.. perché ieri il San Marco ne aveva avuti altri 5 del giorno prima, in pratica. Va bene?» «Ok», risponde l’assessore Razza.

«Letizia è inutile che facciamo stare in piedi sacchi vuoti… c’è stata una gravissima sottovalutazione e il dato finale di questa sottovalutazione di questa gravissima sottovalutazione è scritto in quegli indicatori, poi secondo me sono sbagliati perché mettono sullo stesso piano indicazioni diverse, però come avrai visto ci sono dei dati dove noi comunichiamo zero! … E chissà da quanto!» dice Razza in un’altra conversazione  non sapendo di essere intercettato, con la dirigente regionale Letizia Di Liberti.

La conversazione telefonica è del novembre scorso dopo la decisione del Governo di mettere la Sicilia in «zona arancione».

L’assessore Razza ammette che il 90% della situazione creatasi è attribuibile alla loro piena responsabilità, ma la dirigente  sostiene che i dati sono quelli estrapolati dalle piattaforme informatiche. Razza aggiunge però di non essere mai stato informato della grave criticità emersa e facendo riferimento agli indicatori alla base del calcolo dell’indice RT, dice alla dirigente di aver constatato anche il mancato allineamento dei dati contenuti nelle piattaforme della Protezione Civile con quelli dell’ISS. 

La reazione di Musumeci

Il governatore, intervistato a La7 questa mattina ha espresso tutto il suo rammarico. “Noi le zone rosse le abbiamo anticipate non nascoste: è storia. Ma bisogna avere rispetto per la magistratura, ho fiducia nell’assessore Ruggero Razza, se fosse responsabile da solo adotterebbe le decisioni consequenziali. Bisogna essere sereni e fiduciosi, sono convinto che la verità emergerà prestissimo». Poi ha aggiunto: «Quello che abbiamo fatto in un anno è stato improntato alla massima trasparenza, abbiamo sempre seguito la linea del rigore e della fermezza». «Fino alla scorsa settimana – ha proseguito – abbiamo chiesto noi a Roma la zona rossa perché noi guardavamo al numero dei morti. Facciamo andare avanti le indagini, gli avvisi di garanzia servono a fare chiarezza, lasciamo lavorare e alla fine ne trarremo le conclusioni». 

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