I Rinzivillo dal gup, acquisiti atti della nuova inchiesta: tutti coinvolti nel blitz “Extra fines”

 
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Gela. Le richieste dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta dovrebbero arrivare alla prossima udienza, fissata per metà marzo. Sono stati acquisiti però atti relativi anche al prosieguo dell’inchiesta “Extra fines”, che ha fatto luce sugli interessi del gruppo Rinzivillo, guidato dal presunto boss Salvatore Rinzivillo. Alcuni degli imputati hanno scelto di definire le loro posizioni attraverso il giudizio abbreviato davanti al gup del tribunale di Caltanissetta. Una decisione formalizzata dai legali dello stesso Rinzivillo e di altri presunti affiliati al gruppo. L’inchiesta ha fatto emergere quelli che vengono considerati i punti nodali degli affari della famiglia, data in mano a Salvatore Rinzivillo con il consenso dei fratelli ergastolani Antonio e Crocifisso. Non solo estorsioni, ma anche il traffico di droga e il tentativo di infiltrarsi in mercati come quello ittico e dell’ortofrutta all’ingrosso.

Nelle scorse settimane, gli investigatori hanno messo a segno anche un altro blitz, ribattezzato “Extra fines 2-Cleandro”, rivolto soprattutto al giro di droga che sarebbe stato organizzato dalla famiglia. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Francesco Enia, Roberto Afeltra, Cristina Alfieri, Giuseppe D’Acquì, Rocco Guarnaccia, Giovanni Lomonaco, Michele D’Agostino, Umberto Goffi, Angelo Pacchioni, Patrizio Mercadante, Domenico Mariani, Giuseppe Minà, Francesco Maggiolini e Pierpaolo Dell’Anno.

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