Il blitz “Parenti serpenti”, i primi indagati andranno davanti al gup: cade la misura per Sciandrello

 
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Una delle fasi di spaccio riprese dagli investigatori

Gela. Un presunto giro di droga e furti in città, tutto incentrato su un gruppo di giovanissimi. Spaccio e furti. Lo scorso ottobre, scattò il blitz “Parenti serpenti” che portò all’emissione di sedici ordinanze di custodia cautelare. Furono gli agenti di polizia del commissariato e i magistrati della procura a chiudere il cerchio. Alcuni degli indagati si presenteranno davanti al giudice dell’udienza preliminare il prossimo ottobre. Un passo che segue la chiusura delle indagini. Intanto, è caduto il divieto di dimora in città imposto ad uno dei coinvolti nel blitz. La decisione è arrivata per Filippo Sciandrello. Difeso dall’avvocato Giovanni Cannizzaro, anche davanti al gip, escluse di aver avuto un ruolo nel presunto giro di spaccio e furti. Da alcuni anni, infatti, risiede all’estero dove lavora. In questo modo, potrà eventualmente fare ritorno in città.

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