Il Pd dice sì alle riforme di Renzi, manca solo la pace interna: al Sileno c’erano anche i “ribelli”

 
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Gela. La campagna per il sì al referendum sulle riforme costituzionali volute dal governo del premier Matteo Renzi, almeno per una volta, riesce a mettere nella stessa sala i fedelissimi del segretario Peppe Di Cristina e i renziani vicini all’ex sindaco Angelo Fasulo.

Collorà e Fasulo all’assemblea. Tutti a sostegno del comitato per il sì, tenuto a battesimo all’hotel Sileno. Ovviamente, c’erano gli esponenti provinciali, a cominciare dal segretario Giuseppe Gallè, ma c’erano anche l’ex sindaco Angelo Fasulo, Giuseppe Licata e Fabio Collorà insieme allo stesso Di Cristina e al gruppo consiliare del Partito Democratico. Sembrerebbero quasi prove tecniche prima di chiudere l’accordo che dovrebbe riportare la pace, o perlomeno una tregua, tra le fila del Pd cittadino. In realtà, al Sileno era atteso anche il segretario regionale Fausto Raciti ma un lutto che ha colpito la famiglia di un esponente regionale del Pd lo ha tenuto lontano da Gela. A questo punto, il segretario Raciti e il presidente Giuseppe Bruno potrebbero arrivare in città solo per sancire l’accordo definitivo. All’attivo convocato da Peppe Di Cristina al Sileno non si sono visti solo due consiglieri comunali democratici, ovvero l’ex capogruppo Giuseppe Ventura e Antonino Biundo. Non a caso, sono proprio loro i più critici verso l’intesa, nonostante l’assoluta vicinanza al gruppo dell’ex sindaco Fasulo. Al Sileno, c’erano però altri esponenti del centro sinistra, dai consiglieri comunali del Polo Civico Guido Siragusa e Sandra Bennici al coordinatore cittadino del Megafono Laura Caci. Il segretario Peppe Di Cristina, già negli scorsi giorni, era stato chiaro, “si parlerà solo della campagna referendaria”. Così è stato anche dopo la sua relazione, applaudita dai presenti. Dopo il sì alle riforme di Renzi, manca solo quello alla pace sancita a Gela.

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