Il blitz “Samarcanda”, la droga anche dalla Calabria: Brancato e Di Stefano si difendono al riesame

 
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Gela. Sono considerati i veri organizzatori di un presunto giro di droga, arrivata anche dalla Calabria. Sono attualmente reclusi. Emanuele Brancato e Emanuele Di Stefano, però, si sono rivolti ai giudici del riesame di Caltanissetta per chiedere la revoca della misura di custodia cautelare in carcere impostagli dai magistrati della procura. Sono attualmente detenuti nel carcere di contrada Balate. Di Stefano si consegnò subito dopo il blitz “Samarcanda”: al momento degli arresti eseguiti dagli agenti di polizia del commissariato si trovava all’estero. I legali di fiducia dei due indagati, gli avvocati Giacomo Ventura e Davide Limoncello, hanno esposto le rispettive tesi difensive, mettendo soprattutto in dubbio quanto emerso dalle intercettazioni ambientali e telefoniche che avrebbero contribuito a fare luce su un presunto giro di droga, soprattutto cocaina, che sarebbe ruotato intorno alle mosse di Emanuele Brancato. Al centro della ricostruzione, anche il viaggio in Calabria, secondo gli investigatori organizzato per rifornirsi di circa un chilo di cocaina, da ripiazzare in città. A questo punto, i giudici del riesame di Caltanissetta dovrebbero pronunciarsi nei prossimi giorni. 

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