Il caso rifiuti, “l’ordinanza non verrà revocata”: Siciliano dice no e i grillini attaccano

 
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Gela. “L’ordinanza che va a rafforzare il sistema di raccolta differenziata in città non verrà ritirata. Abbiamo l’esigenza di incrementare del sei percento nei prossimi sei mesi”. “Non si può sanzionare Tekra per la differenziata”. Il vice sindaco Simone Siciliano esclude che ci possano essere passi indietro rispetto al provvedimento firmato dal primo cittadino mentre, in consiglio comunale, è ancora in discussione il regolamento sulla differenziata. “Non possiamo aspettare i tempi, legittimi, del consiglio comunale – spiega – non c’è nessun contrasto tra il regolamento, ancora in discussione, e la nostra ordinanza che va a rafforzare il sistema di raccolta porta a porta”. La scelta di organizzare il sistema di raccolta differenziata, e non solo, per il tramite di un’ordinanza ha creato diverse tensioni in consiglio comunale. Soprattutto i componenti delle tre commissioni che hanno definito l’emendamento da presentare all’amministrazione hanno chiesto l’immediato ritiro dell’ordinanza. Intanto, lo stesso Siciliano, mentre da poche ore è ripreso il conferimento dei rifiuti a Timpazzo, esclude che l’amministrazione possa emettere sanzioni ai danni di Tekra, società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, sul fronte del mancato raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata. “L’obbligo di differenziare spetta ai cittadini – conclude – ci sono sentenze che si esprimono in questo senso. Tekra si occupa solo di effettuare la raccolta e il successivo smaltimento dei rifiuti”.

“Quell’ordinanza va revocata”. I grillini, però, non ci stanno. “L’amministrazione Messinese è sorda e rifiuta qualunque forma di dialogo. Questa amministrazione decide di ignorare le comuni regole del governare – scrivono i consiglieri – per proseguire dritto, solitaria e incerta. Così, emette un’ordinanza sulla gestione dei rifiuti che è priva di qualsivoglia presupposto giuridico. Senza che ci sia l’urgenza, il pericolo o lo stato di necessità, il sindaco interviene a regolamentare ciò che il consiglio comunale sta già facendo in aula. Mentre un’ordinanza priva di fondamento giuridico non viene valutata sul piano economico, il regolamento legittimo del consiglio viene bocciato dal dirigente perché prevedeva un sistema premiale per i cittadini. In tutta questa storia il consiglio comunale non ha ancora approvato il regolamento, in attesa che il sindaco revochi l’ordinanza. Il gruppo consiliare del Movimento cinque Stelle si è opposto al rinvio e ha chiesto che si votasse subito il regolamento, perché questo è l’unico strumento per arrivare ad avere un servizio efficiente di raccolta differenziata; l’unico modo per premiare i cittadini che differenziano; l’unico sistema per togliere valore ed efficacia all’inutile, pericolosa e non fondata ordinanza del sindaco solo al comando”.

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