Il grande bluff, Comune e Agroverde condannati a pagare i lotti espropriati

 
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L'inaugurazione del cantiere del polo mai realizzato

Gela. Il Comune e la cooperativa Agroverde dovranno risarcire i proprietari dell’ormai ex avio superficie “Airone”.

A deciderlo è stata l’autorità giudiziaria ordinaria che ha notificato un decreto ingiuntivo di pagamento dei lotti di terreno espropriati e mai pagati evidenziando una responsabilità solidale tra l’ente comunale e la cooperativa agricola presieduta da Stefano Italiano. Quest’ultima, la cooperativa Agroverde, aveva avuto il placet a realizzare un parco orto-serricolo-fotovoltaico da 80 Megawatt con un investimento complessivo da 250 milioni di euro. In verità, dopo la posa della prima pietra, avvenutanel 2013, con una cerimonia officiata da don Giovanni Tandurella e tenuta in pompa magna dal presidente della regione Rosario Crocetta, si è assistito solo ad un valzer di promesse su investitori fantasma, concessioni di fidejussioni e proroghe al progetto. Le ruspe della Mondello costruzioni, dopo avere sbancato i complessivi 343 lotti e 230 ettari di terreno espropriati, nelle contrade Cappellania, Tenuta Bruca e Sant’Antonio, sono sparite nel nulla con i diritti di pagamento rivendicati dai legittimi proprietari costretti a pagare gli oneri, pur avendo perso il possesso delle loro proprietà. Circa 40 titolari delle aree espropriate avevano deciso di ricorrere al Tar, senza per questo ottenere ancora nulla. E’ andata meglio ai soci dell’Airone che si sono affidati all’avvocato Graziana Giannone, capace di ottenere il giusto risarcimento dei lotti espropriati e dell’avio superficie rasa al suolo. Il Comune e la cooperativa Agroverde, presieduta da Stefano Italiano, dovranno risarcire complessivamente 212 mila euro in quanto entrambi responsabili nelle procedure attuate. L’importo è stato calcolato quale indennizzo della valutazione pattuita dei lotti espropriati e demolizione degli uffici e hangar dell’avio superficie rasa al suolo. Il decreto ingiuntivo rischia di aprire nuovi scenari anche per tutti gli altri proprietari terrieri che da tre anni rivendicano il diritto al giusto indennizzo dei terreni espropriati. Secondo le prime indiscrezioni l’amministrazione comunale, capeggiata dal sindaco Domenico Messinese, avrebbe avviato l’iter di utilizzo delle somme della fidejussione bancaria per acquisire il sito e destinarlo ad area agricola produttiva. 

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