Il gruppo di Melfa perde pezzi, Casciana: “L’appoggio a Spata? Ha deciso da solo…scelta incoerente”

 
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Casciana ha spinto per ottenere un ampliamento delle competenze per la commissione affari generali

Gela. Dopo Paola Gudice, neo consigliere comunale schierata al primo turno nelle sue liste, anche l’altro eletto prende le distanza dall’alleanza tra l’imprenditore Maurizio Melfa e il leghista Giuseppe Spata. Vincenzo Casciana, dopo le urne del 28 aprile, è risultato il più votato nelle due liste a sostegno di Melfa, ma adesso fa chiaramente capire che non appoggerà il posizionamento dell’imprenditore. “La conferenza stampa durante la quale Maurizio Melfa ha appoggiato il candidato Giuseppe Spata è reale, nel senso che la persona fisica di Maurizio Melfa ha deciso singolarmente di sostenere Spata. Per noi, Melfa – dice Casciana a nome del suo gruppo politico di riferimento – rimane una persona dai modi gentili ma assolutamente incoerente dal punto di vista politico. Ha chiuso un accordo non tramite una delegazione come concordato il 30 aprile pomeriggio, ma incontrando personalmente i due candidati senza coalizioni. Non c’è stato alcun confronto con chi lo ha sostenuto in questa campagna elettorale. Non ne comprendo le ragioni, le posso immaginare e le contesto se non altro per la matrice personalistica che hanno. Tutto ciò, non doveva certamente significare l’assenza di indipendenza concettuale o di scelta nell’appoggio al candidato sindaco per il ballottaggio, ma quanto meno era doveroso che, tutti insieme, ci si confrontasse sulla migliore scelta condivisibile per questa città”.

Casciana, alle urne in accoppiata con l’altra candidata Laura Gulizzi, si tira fuori dall’intesa Melfa-Spata e non apprezza neanche le modalità dell’accordo. “Ancor meno comprendo e condivido a questo punto una scelta fatta quasi a metà – continua – poiché sarebbe stato più coerente nell’ottica di un progetto politico, optare per un apparentamento che gli avrebbe consentito, in caso di vittoria di Spata, di avere in consiglio comunale un candidato in più e pertanto rimpinguare le fila dei candidati a suo sostegno. Comprendo la capacità di autodeterminarsi nella vita politica, contesto però l’autodeterminazione politica fine a sé stessa che lascia fuori chi lo aveva seriamente sostenuto . La scelta deve mantenersi libera, ma mi spiace vedere la facilità con la quale, già all’indomani delle elezioni e del supporto concreto portato, tutto si è ridotto ad una dichiarazione personale. Rimane la stima nell’uomo Melfa, ma insieme a tanti altri candidati nella sua lista ci dissociamo, in generale, da una visione così poco coesa e poco sinergica della politica, specie perché è nel gruppo che si compiono le scelte ed è nel confronto che si concretizzano”. La componente più rivolta al centrosinistra (sostenuta anche da un ex consigliere come Giacomo Gulizzi e dai sindacalisti di Cgil e Cisl Ignazio Giudice ed Emanuele Gallo) che al primo turno si è schierata con l’imprenditore sembra ormai guardare ad altri orizzonti politici e in consiglio comunale la rappresentanza pro-Melfa potrebbe sciogliersi già prima di prendere posto.

1 commento

  1. BRAVO HA CAPITO TUTTO E’ SI E’ DISSOCIATO, SE IL SIGNOR MELFA HA DECISO SENZA INTERPELLARE CHI L’HA APPOGIATO PENSA UN PO’ SE FOSSE STATO ELETTO QUALE DENOCRAZIA AVREBBE INSTAURATO NELL’AMMINISTRAZIONE ED ORA CON LA SUA COLLABORAZIONE CON SPATA DOVE VUOLE ARRIVARE ?

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