Il rogo di via Novara, gli investigatori non escludono l’ipotesi del suicidio: adesso l’autopsia

 
0

Gela. Il corpo carbonizzato della trentanovenne Concetta Legname domani potrebbe essere sottoposto ad un esame autoptico.

L’incendio della mansarda. Il magistrato Eugenia Belmonte ha disposto il sequestro della salma e anche di quel che resta della mansarda di via Novara 49, teatro del dramma che si è consumato venerdì mattina. Le indagini sono avviate dalla Procura, retta dal procuratore capo Fernando Asaro. Non si esclude nessuna ipotesi nemmeno che possa essersi trattato di suicidio. Un particolare non trascurabile considerato che la donna si era resa protagonista in passato di tentativi di autolesionismo. Il magistrato Belmonte ha assistito alle operazioni di messa in sicurezza della mansarda divorata dalle fiamme e al recupero dei resti di Concetta Legname. Intanto, la scorsa notte i vigili del fuoco, finiti al centro di una polemica per un guasto all’autoscala che ha causato un lieve ritardo alle inutili operazioni di soccorso, sono dovuti intervenire per sedare un principio di incendio ai resti della mansarda. Si sarebbe trattato solo di una autocombustione. “I locali – assicura Francesco Marino, dirigente capo del commissariato di Polizia – sono stati sequestrati. Esiste una perizia ma è in corso una verifica dell’appartamento atta a comprendere meglio ciò che è realmente accaduto”. Saranno effettuati tutti i prelievi del caso all’interno del perimetro dei circa 60 metri quadrati dell’ormai ex mansarda del quartiere Baracche. Bisogna capire chi e cosa ha causato il rogo che ha intrappolato mortalmente la casalinga Concetta Legname. Gli inquirenti del commissariato di polizia di via Calogero Zucchetto non trascurano nemmeno la tesi che la donna non abbia cercato aiuto. Tesi che al momento non trova conferma ma rimane al vaglio di chi sta indagando.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here