Inchiesta “Exitus”, testimone: “Con l’avvocato Ferrara solo rapporti di amicizia”

 
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Gela. Saranno sentiti nuovamente due testimoni, che erano già stati convocati e avevano risposto davanti al collegio penale del tribunale. Tra questi, Carmelo Collodoro, che fu a sua volta coinvolto nell’indagine “Exitus”. E’ stata accolta la richiesta della difesa dell’avvocato Grazio Ferrara, rappresentato dal legale Giacomo Ventura. Lo stesso Ferrara è a processo, insieme ad Emanuele Zuppardo (rappresentato dal legale Roberto Afeltra), perché ritenuto riferimento per il boss Salvatore Rinzivillo. Per gli inquirenti, Ferrara avrebbe assicurato i contatti tra il boss, che era già in carcere, e i suoi referenti all’esterno. Ieri mattina, in videocollegamento, è stato sentito Luigi Rinzivillo, già titolare di un’agenzia di scommesse e condannato sia in primo che in secondo grado per i fatti dell’inchiesta antimafia “Extra fines”. Ha spiegato di aver avuto solo rapporti di amicizia con Ferrara. “Andavamo a mangiare fuori città, a Catania o a Scoglitti. Lo facevamo spesso – ha detto rispondendo alle domande della difesa di Ferrara e del pm della Dda Davide Spina – è stato anche il mio legale. Gli parlai di un progetto per avviare un b&b”. Gli inquirenti ritengono invece che i rapporti fossero finalizzati a mantenere contatti per affari illeciti.

Il testimone ha però ribadito che c’era una frequentazione solo legata al rapporto di amicizia. Secondo la versione resa, pare ci fosse l’intenzione di coinvolgere l’avvocato nel progetto del b&b. Nel corso delle prossime udienze, è previsto l’esame proprio di Ferrara.

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