L’acqua sempre più “salata” per gli agricoltori, partono i primi aumenti: si mira ad un confronto con il sindaco

 
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Gela. Dalla regione è arrivata la direttiva tanto “temuta”.

I primi aumenti. Entro i prossimi cinque anni, il consorzio di bonifica di via Marconi, così come tutti gli altri dell’isola, dovrà raggiungere la propria autonomia economica e finanziaria. Ridotti al minimo, invece, i contributi da Palermo. Così, di conseguenza, scattano i primi aumenti. Una decisione necessaria che, già nelle scorse settimane, era stata anticipata dalla direzione dell’ente. Senza trasferimenti regionali, i soldi dovranno arrivare da altre direzioni. Le prime tariffe “rafforzate” riguardano proprio la distribuzione idrica. Secondo un gruppo di agricoltori e produttori riuniti sotto la sigla “Ripartiamo dalla terra”, si passa dai 15 euro all’ora ai 27 per l’erogazione idrica e, ancora, dai 10 euro ai 18 per la cosiddetta quota fissa.

Un tavolo di confronto con il sindaco. Così, proprio gli agricoltori temono un salasso soprattutto in un periodo di grave crisi del settore. L’ente di via Marconi, peraltro, deve fare fronte ai costi legati ai furti d’acqua che continuano a falcidiare i conti e ai tanti danneggiamenti subiti. Davanti agli aumenti e a una situazione economica mai tanto difficile, gli agricoltori di “Ripartiamo dalla terra” non escludono di chiedere un immediato tavolo di confronto con il sindaco Domenico Messinese.

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