Cirignotta: “L’apertura di Radioterapia non ha meriti politici ma di popolo”

 
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Gela. “La realizzazione della radioterapia non ha meriti politici ma solo meriti di popolo. Mi spiace per l’esponente di Forza Italia, Vincenzo Pepe, che in tal senso non ha nemmeno avuto rispetto di Crocifisso Moscato, deceduto ancora prima di vedere realizzata la struttura”.

A parlare è Maurizio Cirigotta, presidente del movimento polo oncologico “Moscato”, intervenuto contro l’onorevole Salvatore Iacolino a difesa della paternità della radioterapia. “Dalle dichiarazione di Iacolino – accusa Cirignotta – si denotano chiare paternità sulla radioterapia di Gela. Il suo nome, in verità, non esiste tra chi invece si è adoperato per realizzare la struttura. Non ho mai letto il nome di Iacolino sia tra le pratiche da noi espletate che presso l’assessorato regionale alla Salute, oltre all’Ars ed al ministero della Salute dove ha avuto un ruolo importante il sottosegretario, onorevole Patta”.

Sulla struttura radioterapica, Cirignotta era intervenuto negli scorsi giorni in occasione del convegno “Un malato uno di noi”, quando aveva annunciato l’avvio del primo trattamento entro gennaio. In verità, dopo anni di lotte e impedimento, la struttura sanitaria per le cure delle patologie tumorali, solo negli scorsi medi è stata consegnata all’Asp dalla ditta incaricata a eseguire i lavori di realizzazione. I tecnici della Siemens da allora sono impegnati al collaudo dei macchinari ospitati dai due bunker. “Il finanziamento è stato avviato su volontà del ministero della salute e collegato a finanziamenti per l’innovazione tecnologica – conclude Cirignotta – per un totale di quasi 6 milioni di euro”.

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