La città non si ferma ma i No Peos marciano contro lo scempio FOTO

 
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Gela. La città non si è fermata, tutt’altro, ma la protesta contro il paventato parco eolico voluto dalla Mediterranean Wind off shore è comunque andata in scena. Al corteo, partito dal quartiere di Caposoprano, hanno partecipato, in prevalenza, gli studenti delle scuole locali

insieme agli attivisti di associazioni ambientaliste e ai rappresentati delle istituzioni locali, non solo gelesi ma anche di Licata.
Al centro delle contestazioni, il parco eolico off shore che dovrebbe sorgere lungo la costa compresa tra Macchitella e Punta due Rocche: stando ai contrari, sarebbe l’ennesimo scempio per un territorio già fortemente penalizzato dalla presenza industriale.
Il percorso della manifestazione è stato coperto dagli attivisti dei tre comitati No Peos di Gela, Licata e Butera: assente, invece, la delegazione istituzionale buterese. “La pale eoliche mettetevele…nel vostro territorio”, riportava uno degli striscioni esposti durante il corteo. La manifestazione si è conclusa nella zona del lungomare Federico II.
Cori di protesta sono stati scanditi da una folta delegazione della tifoseria ultrà del Gela Calcio, tra le anime più calde dell’intero corteo che ha potuto contare, in totale, su circa trecento partecipanti.
Adesso, comunque, la pratica del parco eolico off shore si deciderà sui tavoli dei magistrati del tribunale amministrativo di Palermo. Dopo i ricorsi già presentati dai legali dei comuni interessati, anche gli attivisti dei comitati No Peos hanno optato per l’azione giudiziaria. Servirà a fermare l’intero progetto? Difficile dirlo, almeno per il momento. Sicuramente, al corteo erano tanti gli spazi vuoti.





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