La mozione di sfiducia spacca il centrosinistra, Morselli: “Come fanno a sostenere le richieste di grillini e Forza Italia?”

 
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Gela. La mozione di sfiducia che dovrebbe arrivare in aula consiliare, salvo

improvvisi rilanci dell’ultimo momento, certamente ha messo in discussione le prove di dialogo nel centrosinistra.

“Non c’è coerenza politica”. Quello che sembrava un gruppo pronto a ricompattarsi dopo il trauma della sconfitta elettorale, oggi è tornato ad essere un coacervo fatto di diffidenza, sguardi torvi e distanze politiche sempre più nette. “Il Partito Democratico – dice il consigliere dem Romina Morselli – non ha mai detto di essere contrario alla mozione di sfiducia. La differenza sta nel fatto che il nostro è un partito vero e a decidere non è un singolo consigliere. Da tempo, sosteniamo che questa fase non è la migliore per azzerare di nuovo tutto. Questa giunta ha raggiunto pochi risultati, certamente non all’altezza delle aspettative strombazzate in campagna elettorale, ma per la città sarebbe controproducente attraversare una fase di stasi, in attesa di nuove elezioni”. Per la dem, però, dietro alla mozione di sfiducia ci sarebbero vere e proprie divergenze politiche. “Il Pd locale ha capito che non ci sono possibilità di dialogo in un centrosinistra dove alcune formazioni politiche condividono la sfiducia con grillini e Forza Italia – spiega ancora – dov’è la coerenza? In realtà, mi sembra una mossa pensata appositamente per isolare il Partito Democratico. Una cosa è chiara, questo centrosinistra non ha la coerenza politica per presentarsi nuovamente agli elettori con un programma condiviso e certamente la responsabilità non è del Pd”. Nel gruppone di centrosinistra il dialogo sembra oramai messo da parte, in attesa che la mozione di sfiducia arrivi in aula.

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