“La pistola era nascosta in cucina”, le accuse a Graziano Romano: il giovane va ai domiciliari

 
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Gela. Una pistola calibro 7,65, con matricola abrasa, venne trovata dagli agenti di polizia all’interno della cucina di uno stabile di via Ivrea, a Sant’Ippolito. Il giovane è a processo. L’arma sarebbe stata nella disponibilità del ventisettenne Graziano Romano. Il dibattimento nei suoi confronti si è appena aperto davanti al collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a latere Tiziana Landoni ed Ersilia Guzzetta. Intanto, è stata accolta l’istanza presentata dal suo difensore di fiducia, l’avvocato Carmelo Brentino. Il giovane lascia il carcere di Balate e viene trasferito agli arresti domiciliari. In aula, invece, sono stati sentiti i poliziotti intervenuti nell’abitazione di via Ivrea. “La pistola era nascosta in cucina – hanno detto – era stata avvolta con uno straccio”. La difesa ha comunque sottolineato come sull’arma non siano state rilevate impronte che possano ricondurre all’imputato. Inoltre, nello stabile vive l’intera famiglia del giovane. 

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