La tragica morte in discarica, Iacona in passato erà già stato vittima di un incidente sul lavoro a Timpazzo

 
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Gela. Ha trovato la morte nella stessa discarica, dove qualche

anno prima era già rimasto ferito, colpito da un pesante tubo che rischiò di fargli perdere un occhio.

La tragedia in discarica. Il quarantatreenne Rocco Massimo Iacona, dipendente della società Multiservice, questa mattina, in base a quanto emerso, stava per concludere il turno a Timpazzo, quando sarebbe rimasto schiacciato tra due pesanti mezzi, compresa una pala meccanica. La dinamica dell’accaduto è al vaglio dei magistrati della procura e dei carabinieri del reparto territoriale, che hanno già iniziato a sentire alcuni colleghi di lavoro presenti al momento del terribile incidente.

Sono in corso tutte le verifiche e gli investigatori avrebbero acquisito informazioni anche dal commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco e dal responsabile tecnico della discarica Sergio Montagnino. Per l’operaio non c’è stato nulla da fare e il corpo verrà sottoposto ad autopsia. Dopo il ferimento di qualche anno fa, si aprì un procedimento penale nei confronti dell’allora datore di lavoro di Iacona, poi assolto in giudizio. L’operaio, negli ultimi mesi, insieme ai compagni di lavoro, ha spesso protestato, anche in maniera plateale in municipio, rivendicando il pagamento degli stipendi arretrati. Nel tira e molla tra Ato Cl2, che gestisce la discarica Timpazzo, e i comuni dell’ambito, con in testa quello di Gela, gli operai dei servizi per mesi non hanno percepito le paghe, pur continuando a lavorare regolarmente. In discarica, tutto lo strazio dei familiari che, appena avuto notizia dell’accaduto, hanno raggiunto il sito. “E’ necessario garantire sempre la sicurezza sul lavoro – dice Andrea Alario anche per conto dell’Ugl nazionale – quanto accaduto non può che allarmare. Siamo vicini alla famiglia dell’operaio morto e siamo ancor più convinti che si debba investire sulla formazione dei lavoratori”.   

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