L’area di crisi all’Ars, in commissione l’ad di Invitalia ma senza i sindacati

 
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Gela. Mentre i sindacati da mesi chiedono un incontro con il presidente della Regione Nello Musumeci e con il suo vice Gaetano Armao, domani mattina la questione degli investimenti nell’area di crisi complessa di Gela arriva sul tavolo di due commissioni dell’Ars. E’ fissata la riunione congiunta delle commissioni ambiente e attività produttive. I deputati regionali avranno modo di confrontarsi con l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri. La società sta coordinando le procedure che dovrebbero condurre all’avvio delle attività, dopo la call varata per individuare le proposte migliori. Ad oggi, non è mai stato reso pubblico l’elenco delle aziende “selezionate” per insediarsi nell’area locale. Nel lungo elenco di invitati, ci sono i sindaci dei comuni ricompresi nell’area di crisi, i manager Eni e gli imprenditori di Sicindustria, ma non ci sono i sindacati. Per Cgil, Cisl, Uil e Ugl, i venticinque milioni di euro stanziati nell’accordo di programma non sono assolutamente sufficienti a coprire la mole di investimenti prevista. Per questo motivo, più volte hanno chiesto un faccia a faccia ai vertici della Regione.

Mentre all’Ars, Arcuri illustrerà i numeri dell’area di crisi complessa gelese, a Palazzo di Città si dovrebbe tenere un incontro tra i confederali di Cgil, Cisl e Uil e il commissario Rosario Arena. Anche in questo caso, tra i punti da sviluppare c’è proprio quello di un accordo di programma che i sindacati ritengono finanziariamente depotenziato. “E’ un investimento importante non solo per la città di Gela ma per un ampio territorio che va da Vittoria a Riesi – spiega il presidente della commissione ambiente Giusi Savarino – che servirà a riconvertire e riqualificare l’area ed a creare posti di lavoro. La commissione che presiedo monitorerà e vigilerà affinché vengano investiti in maniera celere ed efficace i fondi stanziati a vantaggio dell’imprenditoria sana e dei cittadini. Questo ingente investimento mira non solo a riqualificare un’area industriale ponendosi come modello per la riqualificazione di altre aree, ad esempio Milazzo e Priolo, ma anche a creare posti di lavoro, priorità assoluta del governo Musumeci”. La deputata di DiventeràBellissima, movimento politico del presidente della Regione Nello Musumeci, sembra quindi ritenere sufficiente la dotazione economica che invece viene del tutto contestata dai sindacati.

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