Legata e picchiatta per i soldi, cinque minori davanti ai giudici dopo il blitz

 
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Gela. Avrebbero messo a segno, tra le diverse azioni contestategli, anche una rapina
all’interno di un’abitazione del quartiere di Caposoprano. In quel caso, una donna venne legata e picchiata selvaggiamente: l’obiettivo erano i soldi.

Così, cinque minori sono finiti davanti ai giudici del tribunale di Caltanissetta.
Vennero arrestati dai carabinieri del reperto territoriale a conclusione del blitz “Golden boys”. Già altri presunti componenti del gruppo attivo nei furti a raffica e nei danneggiamenti in città devono rispondere alle accuse davanti al collegio del tribunale di Gela. Oltre alla rapina in casa della donna, ai cinque minori vengono contestati alcuni furti all’interno di bar e negozi. Nel pool di difesa, ci sono gli avvocati Carmelo Tuccio, Davide Limoncello, Francesco Enia e Mariella Giordano.
Intanto, i giudici del tribunale dei minori hanno respinto le richieste di messa alla prova formulate per alcuni degli imputati. Dopo l’apertura del dibattimento, è stato sentito uno dei carabinieri che si occupò delle indagini. Ha illustrato anche gli episodi contestati ai cinque.  

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