Limitazioni necessarie per gli errori del passato

 
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Gela. Scongiurare il lockdown e mantenere attive le diverse attività, adesso è tutto affidato al buonsenso dei cittadini. L’inesorabile incremento dei contagi degli ultimi giorni ha costretti il Sindaco ad attuare ulteriori e drastiche misure di sicurezza, nonostante la città fosse ancora in zona arancione. Interdette da ieri Macchitella, Lungomare Federico II, piazza Salandra, Corso Vittorio Emanuele e Corso Salvatore Aldisio, via Palazzi e via Parioli. Numerosi commercianti messi in ginocchio perché costretti a chiudere le proprie attività a causa dell’eccessivo menefreghismo di chi continua a non rispettare le norme di sicurezza imposte. “Ci sentiamo di continuo con l’acqua alla gola – afferma il titolare di un’attività commerciale – se tutti, soprattutto i giovani, avessero fatto uso del buonsenso adesso non saremmo giunti a tale situazione”.

Nessun margine di tolleranza, pesanti sanzioni e controlli delle forze dell’ordine lungo le arterie principali della città, per reprimere i comportamenti scorretti di chi ancora si ostinerà a trasgredire le disposizioni anticovid. Nonostante la chiusura parziale del paese sia stata recepita come un soffocare ulteriormente chi a fatica cerca di affrontare la seconda ondata del contagio, le nuove disposizioni sono state ritenute necessarie per evitare il degenerarsi della situazione con un’ulteriore impennata di contagi. “Si poteva evitare se avessimo compreso la gravità della pandemia – sostengono unanime i cittadini – ma in questo momento chiudere ancor di più è stato inevitabile perché il numero di positivi sta diventando esagerato”. Proteggere la città e rispettarci l’un l’altro dovrà essere l’obiettivo preminente dell’amministrazione comunale, ma soprattutto di ognuno di noi. Il virus non avrà la meglio su una città coesa e ligia al dovere.

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