L’Udc passa con Spata, “no ad accozzaglia politica”

 
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Gela. L’Udc fa un passo indietro ed ufficializza l’appoggio al candidato sindaco dei leghisti, Giuseppe Spata. Non si tratta di un’inversione di marcia, dicono, ma una scelta naturale e coerente con l’ideologia centrista moderata del partito. “Lo abbiamo detto fin dall’inizio che saremmo stati contro ogni forma di accozzaglia politica e, coerentemente alle nostre idee, oggi appoggiamo il candidato sindaco Giuseppe Spata”. Ha esordito così, in conferenza stampa, il coordinatore provinciale dell’UDC, Silvio Scichilone. La notizia era già nell’aria dopo il passaggio dei Dem con la coalizione dei civici, ma l’ufficialità è avvenuta stamattina nel corso di una conferenza stampa che ha visto insieme, il coordinatore provinciale dell’UDC, Scichilone, il coordinatore cittadino, Totò Incardona e il candidato sindaco Giuseppe Spata. Nessuna novità, dunque, con il passaggio dei dem nella coalizione dei civici, i coordinatori dell’UDC hanno visto venire meno le condizioni che li avevano portati, in un primo momento, a schierarsi con Greco.

L’UDC entra così ufficialmente nella coalizione di centro destra con il proprio simbolo e saluta quella che, a loro dire, non è più la coalizione dei civici ma è una coalizione di sinistra, con i dem i polposition. Da parte dell’UDC, come ha affermato il coordinatore cittadino Incardona, c’è un altro obiettivo, quello di rimettere insieme un centrismo moderato e lo farà fin da subito. Grande soddisfazione, infine, per il candidato Spata, che, con il sostegno di una lista di spessore, che porta il simbolo dell’UDC, sale a quota 5 liste.

1 commento

  1. Da tempo sento parlare di candidati e di coalizioni: si passa o meglio si salta da destra a sinistra come fanno i noti marsupiali. In tutto questo bailamme mi sono chiesto: ma nessuno parla ai cittadini chiamati prossimamente a votare di PROGRAMMA? E come dire : “abbiamo desiderio di costruire una bella villa”, ma nessuno in questo perido ci ha mai presentato uno stralcio di progetto per dirci come e dove sarà ubicata questa villa. E’ vero che il.programmare o progettare non è il nostro forte ( basta vedere quanti milioni di € sono ritornati in Europa per mancanza di progretti mai finiti), ma dobbiamo pur mettere fine a questo andazzo altrimenti il precipizio che sembra vicino inghiottira’ tanti nostri giovani che continuamente lasciano la nostra città. Il programmare significa avere il coraggio di mettere per iscritto non solo ciò che si vuol fare ma di porre fine al proprio mandato nel momento in cui non si è più capaci, e tutto questo senza se e senza ma.

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