Fasulo: “Tragedia che colpisce l’intera comunità”

 
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Gela. “Voglio esprimere le più sentite condoglianze e la massima vicinanza a nome dell’Amministrazione comunale e della comunità cittadina alla famiglia Vizzini per la perdita del loro congiunto”.

Si è così espresso il sindaco Angelo Fasulo dopo aver appreso la notizia dell’incidente in cui ha perso la vita l’operaio Antonio Vizzini.   “Questa ennesima tragedia sul lavoro – ha dichiarato il primo cittadino – ci colpisce profondamente come comunità, soprattutto in un momento così delicato del rapporto tra città ed industria. Oggi più che mai non è retorica affermare che non è possibile morire di lavoro. Pur non avendo ancora certezze sulla reale dinamica dell’accaduto è fuor di dubbio che occorre comunque maggiore controllo ed una più efficace attività ispettiva a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Auspichiamo che le autorità competenti possano fare al più presto luce sull’episodio”.

“Un altro incidente mortale ha insanguinato una pagina della storia della nostra città. La morte improvvisa dell’operaio Vizzini sconvolge la comunità gelese, già provata dall’incendio del 15 marzo scorso che ha determinato il blocco della Raffineria”. E’ il commento di Lucio Greco di Nuovo Centro Destra.“Siamo vicini alla famiglia Vizzini per la tragedia che si è consumata e che li colpisce in maniera così dura. Alle aziende che operano nell’indotto ed alla Raffineria, dove si è verificato il terribile incidente,  sollecitiamo e raccomandiamo maggiori controlli e attenzione alle condizioni di sicurezza cui sono esposti gli operai che pagano in prima persona disattenzioni e condizioni al limite dalle regole con le conseguenze a cui assistiamo con cadenza periodica”.

In una nota congiunta il segretario nazionale dell’Ugl; Chimici, Luigi Ulgiati, e il segretario provinciale dell’Ugl Chimici Caltanissetta, Andrea Alario, auspicano che “le autorità facciano luce al più presto sulle dinamiche dell’incidente, individuando le eventuali responsabilità di un episodio che appare ancora più inconcepibile perché avvenuto a pochi giorni di distanza dall’incendio che ha determinato la decisione di Eni di bloccare la linea di raffinazione del greggio”.

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