Mura Timoleontee chiuse ai turisti, la rabbia di Mulè: “Risotterriamo tutto”

 
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Gela. “Sarebbe meglio risotterrare tutto, altro che turismo archeologico”. Con queste parole Nuccio Mulè, presidente della sezione locale Archeoclub d’Italia ha commentato lo stato di degrado che affligge il patrimonio archeologico della città.

Un’accusa pesante rivolta direttamente al responsabile del dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana di Palermo considerato “alieno per gli investimenti annunciati e mai attuati che avrebbero permesso anche di rivalutare l’archeologica a mare e militare del territorio”.

A scatenare la reazione del presidente dell’Archeoclub d’Italia, la chiusura al pubblico del sito di Caposoprano della fortificazioni greche per carenza di personale. Un gruppo di visitatori provenienti da Partinico è stato costretto a fare marcia indietro. “I turisti sono costretti a fare marcia indietro – precisa Mulè – perché il sito di interesse archeologico di Caposoprano resta chiuso oltre al lunedì anche di domenica, giornata di maggiore affluenza turistica. E’ già la quinta volta che gruppi cospicui di turisti cambiano itinerario orientandosi verso altre città, ultimo esempio è stato l’Auser di Partinico”.

“Gli unici siti fruibili sono rappresentati dal museo archeologico e dalla contigua acropoli – sottolinea Mulè – in entrambi, però, sono evidenti i problemi di pulizia che spesso vengono risolti solo dalla buona volontà degli addetti. In verità, altre attrattive da un punto di vista di interesse storico e archeologico, spesso considerate erroneamente secondarie e sconosciute ai più, sono rappresentate dal Castelluccio, dai bagni greci, dal bosco Littorio, dai centri protostorici di Disueri e Manfria, dal complesso santuale di Bitalemi, le mura federiciane del centro storico, la torre di Manfria. Siti letteralmente abbandonati a se stessi, per non parlare di archeologia militare dell’ultima guerra, sconosciuta ma anche disattesa dalle competenti istituzioni, e di archeologia subacquea, quest’ultima in città, ma anche in tutta la Sicilia, aliena dal contesto di un adeguato finanziamento nonostante che le competenze recentemente siano passate alla Soprintendenza del Mare che a quanto sembra non ha nemmeno il becco di un quattrino per svolgere degnamente la sua funzione”. 

“Il problema economico investe trasversalmente tutti i siti archeologici della Sicilia – spiega Ennio Turco, direttore del parco archeologico di Gela – In città non siamo rimasti con le mani in mano e grazie all’interessamento del Comune e dell’associazione Triskelion viene garantita la pulizia e fruibilità nei siti di interesse. Sabato e domenica il museo e le mura Timoleontee saranno teatro degli eventi sportivi e culturali della Settimana della cultura, con centinaia di persone coinvolte. Ad agosto le mura del Caposoprano ospiteranno il concerto di Fiorella Mannoia rinnovando l’attenzione a livello regionale”. 

Oggi intanto arriva in città l’assessore reginale al turismo, Michela Stancheris ma per promuovere…se stessa.

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