“Non c’è nesso di causalità”, otto operai della fabbrica Eni si ammalarono: chiesta l’archiviazione del caso

 
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Gela. La procura chiede d’archiviare l’indagine contro ignoti avviata dopo la denuncia di otto ex operai dello stabilimento Eni di contrada Piana del Signore. Non c’è nesso di causalità. La richiesta è stata formulata al giudice delle indagini preliminari dopo l’analisi della relazione redatta dal perito nominato proprio dai magistrati. Nel lavoro presentato dall’esperto, si esclude l’esistenza di un vero e proprio nesso di causalità tra le gravi patologie che colpirono gli otto lavoratori, due dei quali già deceduti, e le emissioni della fabbrica. Solo uno degli operai ha lavorato per conto diretto di Eni; gli altri, invece, sono stati dipendenti di aziende dell’indotto. Tra le accuse contestate, quelle di omicidio colposo e lesioni. Gli otto lavoratori, compresi i familiari dei due successivamente deceduti, hanno agito assistiti dall’avvocato Joseph Donegani. La richiesta di archiviazione è stata inoltrata alle parti. Adesso, si valuta l’opportunità di contestarla.

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