Non si presentarono all’intervento in day hospital, processo a due medici: un paziente denunciò tutto

 
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Gela. La denuncia di un paziente fece scattare l’indagine che, adesso, ha portato a giudizio due medici dell’ospedale Vittorio Emanuele.

La denuncia del paziente. Entrambi sono accusati d’interruzione di pubblico servizio. In base alla ricostruzione, non si sarebbero presentati per effettuare un intervento di chirurgia in day hospital, nonostante fosse stato fissato già da alcuni mesi. Dopo la chiusura delle indagini, i due medici dovranno rispondere alle accuse davanti al giudice Tiziana Landoni. Difesi dagli avvocati Filippo Spina, Mariella Giordano ed Emanuela Abela, in fase d’indagine, sentiti dai magistrati della procura, spiegarono carte alla mano che la loro assenza era stata causata da una mole di lavoro diventata quasi insostenibile. Nel periodo al centro delle accuse, sarebbero stati praticamente gli unici due medici in servizio nel reparto di chirurgia. Dopo un primo consulto con i dirigenti del nosocomio, avrebbero ricevuto il via libera alla riduzione dei giorni settimanali da dedicare al day hospital, non più due ma solo uno. Un provvedimento che, però, non sarebbe stato comunicato ai pazienti che quindi avrebbero ugualmente raggiunto il Vittorio Emanuele senza trovare i medici. Intanto, i primi testimoni, compreso il paziente che denunciò, inizieranno ad essere sentiti alla prossima udienza fissata per il 4 luglio. 

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